La preoccupazione di un genitore in merito alle frequentazioni ed ai comportamenti dei figli fuori casa sono motivate dalla attuale sovraesposizione dei minori ad ipotetici rischi.
Difatti, molti, al giorno d’oggi, sono i casi in cui i giovani entrano a contatto diretto con ambienti potenzialmente pericolosi (discoteche, sette, Internet, criminalità), avvicinandosi al mondo della microdelinquenza, della droga, della prostituzione, tra gli altri.
Spesso i genitori, seppur attenti e presenti, non possono concretamente controllare i proprio figli 24 ore al giorno. E’ qui che entra in gioco la figura dell’investigatore privato, il quale forte di una preparazione tecnica e legislativa, è in grado di raccogliere prove al fine di monitorare lo stile di vita dei minori coinvolti.
L’indagine si sostanzia in monitoraggio costante delle attività del minore al di fuori del contesto familiare, attraverso pedinamenti, appostamenti, controlli.
Il lavoro dell’investigatore, oltre a prendere in considerazione le persone con le quali il minore normalmente intrattiene rapporti, il suo stile di vita, il vizio del fumo e/o l’uso di sostanze stupefacenti, la tendenza al taccheggio o episodi di microdelinquenza, l’assenteismo scolastico, mira a vagliare se il minore è vittima di episodi di bullismo o molestie varie (sino all’ambito della pedofilia).
L’investigatore, al contrario di un parente, potrà valutare la situazione con imparzialità, fugare dubbi con prove e, quindi, condurre i genitori a risolvere il problema.